Attenzione! Le dating app vi spiano. I ricercatori del motore di ricerca Firefox Mozilla hanno scoperto che l'80% delle piattaforme di matchmaking potrebbero condividere o vendere dati personali degli utenti per la propria pubblicità. Le app affermano che più dettagli si condivide, più è probabile che si trovi l'amore. Questo non è statisticamente dimostrabile, ma ciò che è certo è che non sono in grado di proteggere i dati dei loro clienti.
La ricerca riguarda anche app famose come Tinder o Bumble
I ricercatori hanno analizzato 25 app di appuntamenti in base alle pratiche sulla privacy degli utenti e hanno etichettato 22 di queste, comprese alcune famose in Italia e all'estero come Tinder, Bumble, Hinge o OkCupid, con la dicitura «Privacy non inclusa», che è il punteggio più basso in termini di protezione dati.
Secondo il rapporto, circa il 25% di queste app raccoglie metadati da ciò che caricano gli utenti, che include informazioni relative a quando e dove è stato fatto clic sull'immagine (o sul video).
Cosa si può fare per combattere l'invasione di privacy
I ricercatori hanno dato alcuni suggerimenti sulla privacy per tutte le app di appuntamenti disponibili: evitare l'utilizzo di queste app con un account di terze parti, trattare il profilo Tinder o Bumble come il proprio profilo LinkedIn senza fornire troppi dettagli personali e, soprattutto, limitare le autorizzazioni dell'app.
Ultimo aggiornamento: Martedì 30 Aprile 2024, 17:33
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